I chiarimenti delle Entrate sul Regime forfettario

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Finalmente l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare con i chiarimenti ormai inattesi sul regime forfettario. Seppure restano ancora zone d’ombra sul tema, è da apprezzare lo sforzo di fornire risposte e chiarimenti ai tanti dubbi che le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio alla legge istitutiva del Regime forfettario avevano insinuato nella testa di consulenti e contribuenti.

IL SUPERAMENTO DELLA VECCHIA SOGLIA PER L’ACCESSO AL NUOVO REGIME

Primo fra tutti i requisiti, da possedere per poter accedere e permanere nel regime forfettario, è quello di non aver percepito, nell’anno precedente, ricavi/compensi superiori a 65.000 euro. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che nel caso in cui il contribuente abbia superato la vecchia soglia di accesso al regime al 31 dicembre 2018, ma abbia conseguito/percepito, nel medesimo periodo d’imposta, ricavi/compensi non superiori alla nuova soglia di 65.000 euro, lo stesso può rimanere nel regime forfetario, applicando le disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2019.

Per la verifica dell’eventuale superamento del limite, si deve tener conto del regime contabile applicato nell’anno di riferimento; perciò, ad esempio, coloro che hanno operato in contabilità ordinaria devono calcolare l’ammontare dei ricavi conseguiti applicando il principio di competenza e coloro che hanno applicato il regime semplificato di cui al comma 1 dell’articolo 18 del d.P.R. n. 600 del 1973 devono calcolare l’ammontare dei ricavi conseguiti applicando il regime di cassa.

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