Liquidazioni IVA – novità 2017

Annunciata dal viceministro all’economia Luigi Casero la proroga amministrativa per le comunicazioni IVA in scadenza il 31 maggio. La proroga dovrà essere ufficializzata con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che si concretizzerà probabilmente con un rinvio tecnico di 10-15 giorni in cui non saranno applicate sanzioni. Il Presidente dei Dottori Commercialisti Miani ha sottolineato che «Avremmo preferito un maggior lasso di tempo per testare l’adempimento e per formare il personale che dovrà effettuare gli invii telematici con il nuovo sistema di trasmissione».

Le modalità di trasmissione delle liquidazioni periodiche IVA sono state poi oggetto di chiarimenti nel question time di ieri, dove è stato chiesto al Ministero perché per trasmettere tali dati non sia possibile usare le modalità tradizionali già in uso per gli altri adempimenti. Questo aspetto è molto importante per i commercialisti, che recentemente con un comunicato hanno sottolineato come l’acquisto di un software apposito per la trasmissione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA possa arrivare fino a 1.000 euro all’anno per professionista. Per il presidente dei commercialisti e degli esperti contabili Miani «il dato di fatto è che a meno di trenta giorni dalla sua scadenza ci troviamo ancora in uno stato di grande incertezza per un adempimento che era stato annunciato senza costi e complicazioni».

(fonte: Il Sole 24 Ore)


Novità di bilancio –  Strumenti Finanziari Derivati

Il principio contabile 32 sugli strumenti finanziari derivati disciplina i criteri per la rilevazione, classificazione e valutazione dei derivati finanziari, nonché le informazioni da presentare in Nota Integrativa.
L’obbligo di rilevazione dei derivati riguarda tutti i bilanci, anche quelli redatti in forma abbreviata (art. 2435-bis), escluse solo le micro imprese.

Lo IAS 39 (Principi Contabili Internazionali) richiede la manifestazione contemporanea di tre requisiti affinché uno strumento finanziario rientri nella categoria dei derivati:

  • il suo valore varia al variare dell’elemento sottostante al contratto
  • non è previsto un esborso iniziale o richiede un investimento netto iniziale che sia minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta simile ai cambiamenti dei fattori di mercato
  • è regolato a una data futura.

I derivati si utilizzano per “coprirsi dai rischi” (hedging) o per scopi speculativi (es. trading!). Ma, comunque, producono dei rischi per sottoscrittore:

  • rischio di default (di “fallimento”)
  • rischio di consegna (l’acquirente non paga o il venditore non consegna)
  • liquidità (non si riesce a chiudere la posizione aperta in precedenza)
  • rischio di roll-over (è impossibile rinnovare la copertura, una volta scaduto il derivato)
  • rischio sistemico

Questa novità in termini di bilancio richiederà la rilevazione, la classificazione (e valutazione!) degli stessi anche del bilancio delle piccole imprese (restano escluse le micro)!


Sgravio contributivo assunzioni Garanzia Giovani – 2017

Il Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 394 del 2.12. 2016 prevede un nuovo incentivo per l’assunzione di lavoratori registrati al Programma GARANZIA GIOVANI. L’incentivo è riconoscibile per le assunzioni a tempo determinato ed indeterminato effettuate tra il 1° gennaio 2017 ed il 31 dicembre 2017, con uno sgravio contributivo fino a 8.060,00 euro annui.

Più in dettaglio, in cosa consiste questo sgravio?

L’incentivo consiste in uno sgravio contributivo in caso di assunzione di giovani registrati al  “Programma Garanzia Giovani”, quindi di età compresa tra i 16 e i 29 anni, cosiddetti NEET   e precedentemente  non inseriti in un percorso di studi o formazione.  L’incentivo spetta:

  • per le assunzioni a tempo determinato – anche a scopo di somministrazione – di durata pari o superiore a sei mesi
  • per le assunzioni – anche a scopo di somministrazione – a tempo indeterminato.
  • per le assunzioni con contratti di apprendistato professionalizzante.
  • per i rapporti di lavoro subordinato instaurati associandosi ad una cooperativa di lavoro.

effettuate tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2017 nel territorio nazionale, con l’eccezione della Provincia Autonoma di Bolzano. Le risorse stanziate sono pari a 200 milioni di euro.

Ma quanto è l’incentivo?

L’incentivo è fruibile in 12 quote mensili a partire dalla data di assunzione del lavoratore e riguarda:

  • il 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro nella misura massima di euro 4.030,00 su base annua per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo determinato (comprese le proroghe);
  • il 100% della contribuzione previdenziale a carico dei datori di lavoro nella misura massima di euro 8.060,00 su base annua per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato.

Lo Studio resta a disposizione per ogni ulteriore chiarimento necessario. Contattaci.


Cosa è la nuova IRI e come funziona?

Importante novità contenuta nella Legge di stabilità 2017 è la nuova IRI (Imposta sul Reddito d’Impresa).

Ma cosa è l’IRI?

IRI è l’imposta sul reddito d’impresa in base alla quale le imprese individuali e le società di persone in contabilità ordinaria possono optare per la tassazione separata del reddito d’impresa.

Questo significa, in altre parole, che il reddito d’impresa è escluso dalla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF e tassato separatamente con l’aliquota IRES. Ma un’ulteriore novità (importante!) è il fatto che dal 1 gennaio 2017 l’IRES è stata ridotta al 24%.

Ricapitolando, questa novità (la possibilità di optare per la nuova IRI) riguarda:

  • l’imprenditore individuale o
  • il socio di società di persone che abbiano optato per l’IRI.

Quindi cosa succede a chi “opta” per questa IRI? Succede che:

  1. il reddito d’impresa sarà tassato al 24% (ricordiamo: con la stessa aliquota prevista ai fini IRES);
  1. tutti gli altri redditi, compreso il reddito da lavoro, saranno assoggettati alla “normale” aliquota progressiva IRPEF.

Tuttavia, non è tutto oro quel che luccica! Infatti, occorre fare oculate valutazioni di convenienza e “simulare” se è più vantaggiosa la nuova opzione o la vecchia.

Anche perché (nota bene!), per espressa previsione di legge, l’opzione ha durata pari a cinque periodi d’imposta! (rinnovabile) e “deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi” (per il 2017, l’opzione IRI andrà quindi indicata in UNICO 2018!)

Per informazioni o per un calcolo di convenienza si prega, quindi, di contattare lo studio.